Il Teatro della Cavallerizza è situato nelle vicinanze del Foro Boario, oggi sede dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, a poca distanza dai Teatri Valli e Ariosto.
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Il nome Cavallerizza è legato al fatto che, dalla fine dell’Ottocento fino a metà del secolo successivo, l’edificio era adibito al maneggio dei cavalli appartenenti alla Caserma d’artiglieria Zucchi, oggi trasformata in sede universitaria. Nel 1986, per volontà dell’amministrazione comunale, la Cavallerizza viene trasformata in teatro, a cura di arch. Ivan Sacchetti e Giuliana Allegri.
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Architettura
Un linguaggio architettonico severo contraddistingue l’ex maneggio. La facciata principale, su viale Allegri, è caratterizzata dal timpano con oculo, sovrastato dal tetto a capriate in ferro di tipo Polonceau.
La grande aula indistinta dell’ex maneggio è stata divisa in due parti, corrispondenti alla zona d’ingresso, con i servizi essenziali quali la biglietteria e il guardaroba, e alla sala teatrale.
Molteplici sono le opportunità d’uso della sala, capace di accogliere 500 posti e ospitare l’allestimento di spettacoli e eventi di prosa, danza, performance, ma anche installazioni, workshop e congressi.
Nel 2002, in occasione del convegno internazionale di studi “Architettura e Teatro”, il teatro della Cavallerizza è stato intitolato a Cesare Zavattini.
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