Palazzo Spalletti Trivelli

Palazzo Spalletti Trivelli si trova lungo la via Emilia San Pietro, all’angolo con via San Nicolò.

Note storiche

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La costruzione di questo elegante palazzo risale agli anni tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento; in precedenza, tra il 1415 e il 1497, nell’area era attestata un’osteria denominata Osteria del Cavalletto.

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Nel 1685, il palazzo appartiene al conte Paolo Bossi il quale cede la proprietà a due fratelli, imprenditori della seta, Fabrizio e Orazio Guicciardi, che dieci anni dopo, nel 1695, si ritirano dall’attività dopo avere ottenuto il titolo nobiliare di conti.

Nel 1796, la dimora storica ospita Napoleone, giunto in città durante la prima Campagna d’Italia. Dopo la Restaurazione del 1815, i Guicciardi scelgono di abitare prevalentemente a Modena e nel 1830 vendono il palazzo al conte Giambattista Spalletti Trivelli.

Alla fine dell’Ottocento, l’edificio viene ceduto allo Stato, divenendo sede delle Poste e Telegrafi e della Banca d’Italia. Nel 1940 la dimora viene acquisita dalla Banca Agricola Commerciale di Reggio Emilia, oggi Credem, fondata nel 1910. Le sale dell’antico palazzo sono da allora gli uffici della sede della Direzione Generale e della Presidenza di Credem.

Riduci

Architettura

Alla metà del Settecento, viene realizzata la facciata a tre ordini, a opera dell’architetto Giovanni Maria Ferraroni (1662-1755). Grandi lavori di adeguamento allo stile neoclassico furono invece previsti a partire dal 1830, anno in cui il palazzo fu ceduto al conte Gianbattista Spalletti Trivelli.

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Alla metà del Settecento, quando il palazzo è di proprietà della famiglia Guicciardi, viene realizzata la facciata a tre ordini, ad opera dell’architetto Giovanni Maria Ferraroni (1662-1755). A partire dal 1830, si deve agli Spalletti Trivelli un generale ammodernamento delle sale al piano nobile della dimora in stile neoclassico, con fastose decorazioni a trompe l’oeil e soffitti con soggetti tratti dalla mitologia classica.

Studio del Conte Spalletti.

 

 

Prospero Minghetti, 1832-1833, Apollo sul carro del Sole, particolare del soffitto.

 

Riduci

A seguito dell’acquisizione da parte di Credem, negli anni settanta del secolo scorso sono stati intrapresi notevoli lavori di ristrutturazione degli interni, nei quali sono state progressivamente allestite le collezioni d’arte della Banca. Alla raccolta di dipinti antichi, che vanta prove dei più importanti maestri emiliani dal Cinquecento al Settecento, si aggiungono sculture e tele dell’Ottocento e del Novecento, nonché opere d’arte orientale, che costituiscono una delle più rilevanti collezioni in Italia. Nel piano interrato è custodito il sito archeologico dell’antica Regium Lepidi, riscoperto nel 1980, con le vestigia del Foro della città romana.

 

Link alle Collezioni Credem:

https://www.credem.it/content/credem/it/spazio-credem/collezione-pittura-antica.html

https://www.credem.it/content/credem/it/spazio-credem/collezione-arte-orientale.html

https://www.credem.it/content/credem/it/spazio-credem/sito-archeologico.html

 

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