Palazzo Fontanelli Sacrati si trova in Via Emilia San Pietro, 27, a Reggio Emilia.
Note storiche
Le origini di Palazzo Fontanelli Sacrati risalgono alla fine del Quattrocento, in un periodo di grande trasformazione urbana per Reggio Emilia. Nel 1492 i fratelli Giovanni, Andrea e Jacopo Fontanelli, appartenenti a una delle famiglie più in vista della città, decisero di unificare e riorganizzare le proprietà che possedevano lungo Via Emilia San Pietro, inglobando edifici preesistenti acquistati nel 1451 dai Da Correggio. L’operazione rispondeva al gusto e al costume del tempo, quando le famiglie nobili cercavano di dare forma monumentale al proprio prestigio attraverso la creazione di dimore coerenti e scenografiche, capaci di affermare un’identità dinastica e sociale.
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La casa dei Fontanelli, che nel corso dei secoli cambiò più volte destinazione e proprietari, è entrata anche nella tradizione leggendaria reggiana. Secondo una memoria locale, nel palazzo avrebbe soggiornato Lucrezia Borgia durante alcuni dei suoi viaggi a Reggio, un episodio che ha contribuito a circondare l’edificio di un’aura di fascino rinascimentale e che viene tuttora ricordato sul sito ufficiale del palazzo.
Nel corso del tempo l’edificio subì modifiche e ampliamenti, fino a quando, tra il 1928 e il 1929, venne sottoposto a un ampio intervento di restauro e “ripristino”. Tale intervento, condotto secondo i criteri estetici del tempo, mirava a recuperare l’immagine rinascimentale originaria, ma finì per alterare in parte l’aspetto autentico della fabbrica. La facciata e il cortile centrale furono ridisegnati, mentre gli ornati originali delle finestre vennero rimossi e collocati nel portico, dove ancora oggi sono visibili come testimonianza delle fasi più antiche dell’edificio.
Il palazzo, pur attraversando epoche e funzioni diverse, conserva ancora l’impianto originario e la memoria delle sue stratificazioni storiche, rappresentando un significativo esempio di dimora signorile emiliana tra tardo gotico e Rinascimento.
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Architettura
La facciata attuale è il risultato dei lavori novecenteschi; nel cortile interno si trovano colonne rinascimentali riaddossate sul lato sinistro e una parete merlata dipinta con stemmi di famiglie reggiane consorziate ai Fontanelli.
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L’edificio presenta una commistione di elementi tardo gotici e rinascimentali. Il portico si distingue per le colonne con capitelli fogliati e per i peducci di gusto gotico, mentre il piano nobile mostra finestre bifore (mullioned) e un portale più classicista, decorato con motivi allusivi alle celebrazioni d’armi antiche.
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Interni
Il complesso originariamente si sviluppava attorno a tre cortili e inglobava l’attuale Casa Borzagni-Cremonesi, riconoscibile per i capitelli ionici cinquecenteschi.

Leggi tutto Nel cortile principale spiccano l’antica vera da pozzo in marmo di Verona; la lanterna e il cancello in ferro battuto dell’artista reggiano Giuseppe Bagni; una loggia cassettonata con modulo superiore dimezzato. All’interno, lo scalone principale presenta un soffitto decorato da un dipinto ottocentesco raffigurante l’“Aurora sul cocchio”, con putti e volute vegetali. Riduci
Sotto il portico sono oggi esposti gli ornati lapidei originali della facciata, a testimonianza delle fasi storiche dell’edificio e come elementi di fruizione pubblica.