Il Battistero di San Giovanni si trova in Piazza Prampolini, a fianco della Cattedrale di Santa Maria Assunta, inglobato nel Palazzo Vescovile.
Note storiche
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Il Battistero di San Giovanni è uno dei monumenti più importanti della città. L’edificio risale al 1040-49, ma nel corso del tempo è stato oggetto di molti interventi. In particolare, nel Quattrocento, il Vescovo di Reggio Emilia, Bonfrancesco Arlotti, fu promotore dell’adeguamento rinascimentale della facciata e dei lavori di ampliamento del Palazzo Vescovile, a seguito dei quali il battistero, prima isolato, venne inglobato nel complesso architettonico.
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Entrando nell’edificio, è possibile ammirare la fonte battesimale ottagonale ricavata da un unico blocco di marmo rosso di Verona. Nel Presbiterio, è conservato l’affresco con il Battesimo di Cristo, eseguito da Francesco Caprioli nel 1497-98.
Le formelle decorative in marmo bianco, scalpellate in epoca napoleonica, raffigurano gli stemmi del Comune e del Vescovo insieme ai Santi protettori e alla Madonna con Bambino.
All’esterno del Battistero, sulla colonna di sinistra, sono ancora visibili le misure lineari del “braccio” e della “pertica”, punto di riferimento per le misurazioni commerciali prima del 1803. Usate spesso per il confronto con le meno ufficiali unità di misura utilizzate dai venditori di stoffa, che truffavano così la povera gente, sono all’origine del popolare detto “San Giovanni fa vedere gli inganni”.
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